Glaucoma

Glaucoma

Glaucoma

Il Glaucoma è una malattia che può portare a cecità.
Il Glaucoma viene definito come una neuro-otticopatia che determina una progressiva perdita del campo visivo.
Il suo esordio può essere asintomatico, per questo anche definito “il ladro silenzioso”, o presentarsi in maniera acuta con forte dolore (Glaucoma acuto). Con il termine glaucoma si indica un insieme di malattie oculari che hanno come comun denominatore un danno, cronico e graduale, al nervo ottico. Questo danno si manifesta con caratteristiche alterazioni della papilla ottica e dello strato delle fibre nervose retiniche. Il glaucoma è una malattia importante che può provocare lesioni irreversibili se non diagnosticato in tempo e non curato. L’ipovisione e la cecità sono le conseguenze più importanti. Il più importante fattore di rischio è una pressione intraoculare (IOP) elevata.

Negli stadi avanzati si può avere la cosiddetta “visione tubulare” poiché inizialmente si perde la visione periferica.
La forma più frequente di glaucoma è definito primario ad angolo aperto, è per lo più asintomatica e ha un andamento lento ma inesorabile. Presso il nostro studio è possibile eseguire una corretta e precoce diagnosi e quando necessario impostare la terapia idonea per il trattamento del Glaucoma. Per effettuare una corretta diagnosi di Glaucoma è necessario sottoporsi ad un’accurata visita oculistica con il controllo della pressione intraoculare e ad esami specialistici come l’OCT del Nervo Ottico ed il Campo Visivo Computerizzato

I fattori di rischio che concorrono nello sviluppo del glaucoma sono la pressione oculare elevata, l’età, l’etnia, l’ereditarietà, la miopia e altri fattori vascolari.

 La pressione oculare elevata

Il primo e più importante tra i fattori che potrebbero portare al glaucoma è la pressione oculare. Non esiste un valore pressorio assoluto di sicurezza che ci salvaguardi dai danni del glaucoma ma è variabile a seconda dei singoli individui. Tuttavia un valore considerato nella norma può essere quello compreso tra 10 e 21 mmHg (quest’ultimo viene considerato il limite della normalità statistica). Avere una pressione oculare al di sotto dei 18mmHg riduce statisticamente il rischio di sviluppare il glaucoma.

L’età

La frequenza del glaucoma aumenta con l’età dopo i 40 anni, in entrambi i sessi. Raggiunta la soglia dei 40 anni è difatti consigliato sottoporsi a visite oculistiche regolari. Anche se fino a quel momento non si è avuto nessun problema, è importante iniziare a tenere sotto controllo sia la vista che la pressione dell’occhio.

 L’ereditarietà

Questo è un altro fattore che incide nello sviluppo del glaucoma, la familiarità. Chi ha un parente di primo grado affetto da questa malattia corre un rischio superiore rispetto di sviluppare un glaucoma rispetto a chi non ha una familiarità.

 La diagnosi

La presenza di questi fattori, e in special modo di una pressione intraoculare elevata, non sempre motiva la diagnosi del glaucoma, ci sono casi di ipertensione oculare che possono essere innocui.  Bisogna effettuare di una accurata visita oculistica che tenga conto dell’aspetto della papilla ottica e del campo visivo che potrebbero mettere in evidenza danni più o meno gravi del nervo ottico. Esistono degli esami specifici come l’OCT delle fibre nervose che aiutano a diagnosticare la malattia sin dalle fasi iniziali quando è più controllabile e gestibile. Un altro esame importante è la pachimetria attraverso il quale è possibile evidenziare lo spessore corneale; è dimostrato infatti che i pazienti che presentavano una cornea sottile correvano un rischio maggiore di sviluppare il glaucoma a differenza di quelli con cornea più spessa.

 La terapia

Esistono varie possibilità terapeutiche da valutare in base alla tipologia di Glaucoma e alla gravità della malattia. Possiamo avvalerci di una terapia medica, come ad esempio l’utilizzo di colliri che hanno lo scopo di abbassare la pressione intraoculare, o di una Laserterapia, come l’iridotomia YAG-Laser e la Ciclophotocoagulazione Laser, o di una terapia chirurgica, come la Trabeculectomia o l’utilizzo di Impianti Drenanti. Bisogna ricordare, però, che i danni sviluppati in corso di malattia non sono reversibile e le aree del campo visivo perse non sono in alcun modo recuperabili, quindi la terapia ha una funzione esclusivamente conservativa o preventiva al fine di evitare i danni peggiori.

Glaucoma primitivo

Esistono diverse tipologie di glaucoma primitivo:

  • Glaucoma congenito
  • Glaucoma ad angolo di filtrazione aperto
  • Glaucoma cronico semplice
  • Glaucoma giovanile
  • Glaucoma da cortisone
  • Glaucoma pigmentario
  • Glaucoma ad angolo di filtrazione chiuso
  • Glaucoma acuto
  • Glaucoma subacuto
  • Glaucoma cronico
  • Glaucoma assoluto