Maculopatie

Maculopatie

Maculopatie

Il termine maculopatia identifica qualsiasi malattia che colpisce la macula, la zona della retina che serve alla visione centrale distinta (consente di riconoscere i volti, di leggere, di guidare, ecc.). Al centro della macula – che si trova a sua volta al centro della retina – c’è la fovea: si tratta di una depressione retinica dove si trova la foveola, la zona centrale più sottile in cui sono presenti solo i coni: si tratta dei fotorecettori – ossia di cellule in grado di trasformare i segnali luminosi in impulsi elettrochimici – responsabili della visione centrale e della percezione dei colori (a differenza dei bastoncelli, utilizzati per la visione notturna, abbondanti nella periferia retinica).

Sintomatologia

Il sintomo principale delle maculopatie è una caratteristica perdita della funzione visiva: chi è affetto da patologia maculare accusa una perdita di visione al centro del campo visivo (scotoma positivo), da non confondere con la visione di una macchia nera nella zona centrale del campo visivo (scotoma negativo), come denunciato da pazienti colpiti da neurite ottica. Altro sintomo comune nelle maculopatie è la distorsione delle immagini (metamorfopsie). Ad esempio, le righe di congiunzione delle piastrelle non si vedono più diritte. Sintomi di minore frequenza sono le errate percezioni della dimensione degli oggetti osservati.

Approfondimenti della Maculopatia

  • Degenerazione Maculare Legata all’Età DMLE
  • Pucker Maculare
  • Foro Maculare
  • Retinopatia Sierosa Centrale

 

Our Laboratory

Degenerazione maculare legata all’età – DMLE

 Degenerazione Maculare Legata all’Età DMLE

Nel mondo occidentale rappresenta una delle cause più frequenti di cecità legale. Circa il 20% della popolazione ne è colpita, con prevalenza per il sesso femminile. Nei soggetti colpiti il rischio di ammalarsi al secondo occhio è del 5 – 15%. La forma più diffusa è la degenerazione maculare atrofica o secca e riguarda il 90% di tutte le maculopatie.

Con l’invecchiamento si riduce l’apporto di sangue e di elementi nutritivi; i tessuti della retina si deteriorano e si assottigliano: al di sotto della macula si accumulano dei depositi di colore giallo che alterano la funzionalità delle cellule deputate alla visione centrale. Tali cellule, scarsamente nutrite dai capillari della retina centrale, si atrofizzano.
degenerazione maculare
Nella degenerazione maculare essudativa o umida, più rara, si formano, al di sotto della macula indebolita, alcuni vasi sanguigni anomali inglobati in sottili membrane neovascolari dalla parete molto fragile.

Questi neovasi possono lasciar facilmente fuoriuscire del liquido essudativo (plasma, la parte liquida del sangue) che danneggia le cellule fotosensibili della macula o possono addirittura rompersi causando emorragie nella retina.
Gli episodi emorragici sono seguiti da tentativi di riparazione tessutale che portano alla formazione di una cicatrice centrale.

Se non si ricorre ad una terapia, in poche settimane o entro qualche mese, una gran parte delle cellule nervose della macula perisce o viene gravemente danneggiata. Si tratta di un processo irreversibile perché le cellule nervose della retina, una volta distrutte, non si ricostituiscono più.

 Pucker Maculare

Il Pucker è una maculopatia causata da un ispessimento ed una contrazione della membrana epiretinica che si forma in corrispondenza dell’interfaccia vitreoretinica.

Queste membrane si formano per via della proliferazione di cellule gliali migrate sulla superfice della retina attraverso rotture della membrana limitanate interna retinica, probabilmente in seguito ad un distacco posteriore di vitreo.

I principali sintomi sono la metamorfopsia (visione distorta) e un annebbiamento della visione centrale. Tramite l’esame OCT è possibile confermare la diagnosi, valutarne la gravità e l’evoluzione. Il trattamento prevede l’asportazione chirurgica della membrana permettendo così di migliorare o eliminare la  deformazione visiva con conseguente miglioramento  dell’acuità visiva. Presso il nostro studio è possibile sottoporsi ad una accurata visita oculistica per ottenere una corretta diagnosi e, grazie alla nostra ventennale esperienza sulla chirurgia vitroretinica, sottoporsi se necessario ad intervento chirurgico.