Glossario oculistico
- Congiuntiva
La congiuntiva è una membrana mucosa che ricopre il bulbo oculare e la parte interna della palpebra. Ha la funzione di proteggere il bulbo oculare e in special modo la cornea affinché lo scorrimento ne sia facilitato attraverso la secrezione della componente mucosa del film lacrimale. A livello anatomico la congiuntiva inizia dalla linea, dove si congiungono le due palpebre (rima palpebrale) e prosegue nella parte posteriore delle stesse (congiuntiva palpebrale) per poi ripiegarsi sul bulbo oculare (congiuntiva oculare). La congiuntiva è piena di diramazioni del nervo ciliare ed è molto vascolarizzata dall’arteria palpebrale e dall’arteria ciliare. In questa sezione tutte le malattie e i disturbi legati a questa parte dell’occhio che possono essere di natura infiammatoria, traumatica, cistica, congenita o degenerativa.
- Cornea
La cornea è la parte anteriore della tonaca fibrosa (rivestimento del bulbo oculare) ed è formata da cinque strati successive che sono: l’epitelio cornico, la lamina plastica basale, la sostanza propria o stroma, la membrana elastica posteriore e l’endotelio posteriore. Nella cornea non sono presenti vasi sanguigni e riceve il suo nutrimento, nella parte anteriore, dalle anse vascolari del limbus e dall’umor acqueo nella parte interna. La principale funzione della cornea è quella di far passare la luce esterna verso le strutture interne dell’occhio e far convergere i raggi luminosi verso la fovea. I principali disturbi e malattie sono: il cheratocono, la degenerazioni e le distrofie corneali, l’opacità corneale, le cheratiti (batteriche, virali, allergiche, fungine, da lenti a contatto), i traumi corneali e le cicatrici corneali.
- Coroide
La coroide forma l’uvea insieme all’iride e al corpo ciliare. È una membrana molto sottile, lo strato medio dell’occhio ed è sita tra la sclera e la retina. Ha un colore scuro, ruggine, dovuto alla grande quantità di pigmento contenuto e ai tanti vasi sanguigni che nutrono il tessuto retinico. La coroide permette l’assorbimento della luce evitando la riflessione sulla retina. Nella parte posteriore della coroide si trova la sclera mentre nella parte anteriore si trova un strato molto vascolarizzato detto lamina corio capillare. I disturbi più frequenti sono: coroiditi, distacco di coroide, uveiti.
- Cristallino
Il cristallino è un organo trasparente che si trova all’interno del bulbo oculare. È una sorta di lente naturale dell’occhio che, insieme alla cornea, permette di mettere a fuoco i raggi luminosi sulla retina. Nello specifico al cristallino spetta il compito di variare la distanza focale del sistema ottico per adattarlo alla distanza dell’oggetto da mettere a fuoco e per fare ciò cambia la propria forma (accomodazione). Il cristallino è costituito principalmente dalla capsula, dall’epitelio sottocapsulare e dalla parenchima. Il cristallino è flessibile e la sua curvatura è controllata dai muscoli ciliari che permettono l’accomodazione la quale, con il passare del tempo, perde capacità e si verifica la presbiopia. L’avanzare dell’età può causare anche la cataratta. Altri disturbi sono la lussazione del cristallino e la cataratta secondaria.
- Difetti refrattivi
Per avere una visione nitida e precisa c’è bisogno che la cornea e il cristallino focalizzino i raggi luminosi sulla retina e più precisamente sulla macula. Se questo processo non avviene nel modo giusto l’immagine che si ottiene, e cioè quello che si vede, risulta sfocata. Questo malfunzionamento viene definito difetto refrattivo o, più comunemente, difetto di vista. I principali difetti refrattivi sono: la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia. Questi difetti possono essere corretti con l’utilizzo di occhiali o lenti a contatto oppure con un intervento di chirurgia refrattiva. Sia con le lenti che tramite l’intervento chirurgico l’obiettivo che si raggiunge è lo stesso ovvero spostare il punto di messa a fuoco dei raggi luminosi sulla retina.
- Indagine diagnostica strumentale
Le indagini diagnostico strumentali altro non sono che degli studi, degli esami che si fanno all’occhio o a parti di esso. Tra i più importanti vi sono l’esame della cornea(segmento anteriore) che è l’esame Biomicroscopico (alla lampada a fessura) del segmento anteriore, l’esame della retina, Esame del Fondo Oculare, l’esame della Cornea+Glaucoma che è la Tonometria (Misurazione della Pressione Oculare) o pneumotonometria, sempre per la cornea abbiamo la Pachimetria (Misurazione dello Spessore Corneale), la Topografia (Misurazione della Curvatura Corneale), la Microscopia Endoteliale (Conta delle cellule endoteliali corneali) e l’ Aberrometria (per i difetti refrattivi. Per la retina abbiamo l’angiografia retinica (Con fluorescina e con verde indocianina), l’Ecografia Oculare, la Microperimetria. Un esame che indaga su cornea e retina insieme è OCT (Tomografia a coerenza ottica) Retinico e Corneale, per i muscoli oculari abbiamo lo schermo di Hess e per l’iride la pupillometria.
- Interventi oculistici
Gli interventi agli occhi sono quelle operazioni eseguite in sala operatoria che richiedono anestesia locale. Non sono dolorose e il paziente già dal giorno dopo può riprendere la sua normale attività. Gli interventi più importanti sono: il trapianto di cornea, la vitrectomia, la facoemulsificazione per cataratta, il distacco di retina, il cross-linking, l’impianto di lenti fachiche (per miopia, astigmatismo ed ipermetropia), la trabeculectomia per glaucoma, l’iridectomia per glaucoma e l’iniezione intravitreale di farmaci anti-VEGF. Ovviamente per affrontare questo tipo di intervento oltre che una visita oculistica sono necessari esami del sangue, elettrocardiogramma e visita cardiologica. Rispetto agli interventi laser sono u n po’ più complesse e richiedono maggior tempo pur avendo lo stesso tipo di efficacia e lo stesso successo.
- Iride
L’iride è una membrana vascolare dell’occhio che ha un colore variabile. È situata nella parte posteriore della cornea, davanti al cristallino ed è perforata dalla pupilla. La costituzione dell’iride è fatta di fibre muscolari circolari che circondano la pupilla e da un sottile strato di fibre muscolari attraverso le quali la pupilla regola la luce che penetra nell’occhio. Nella parte posteriore l’iride presenta delle cellule epiteliali pigmentate. I disturbi che possono interessare questa parte dell’occhio sono: la miosi (restringimento dell’iride), la midriasi (dilatazione dell’iride), il cambio colore dell’iride, l’anisocoria (differenza di diametro dell’iride dell’occhio destro e sinistro).
- Malattie e disturbi oculari
L’occhio, detto in parole semplici, è quell’organo che permette di vedere. È un organo molto delicato e sensibile ed è per questo che bisogna prendersene cura innanzitutto effettuando visite oculistiche periodiche. I disturbi e le malattie dell’occhio sono diverse, più o meno gravi, e una prima classificazione può essere fatta in base alla parte dell’organo colpita. In base a questa distinzione avremo malattie della palpebra, della cornea, della retina, delle vie lacrimali, dei muscoli oculari, dell’iride, del cristallino, del vitreo, del coroide, della congiuntiva ai quali si aggiungono difetti refrattivi e glaucoma (affezione del nervo ottico). Vi sono disturbi e malattie più diffusi ma anche alcuni più rari. In questa sezione troverai tutte le malattie e i disturbi dell’occhio.
- Muscoli Oculari
I muscoli oculari si dividono in muscolatura intrinseca e muscolature estrinseca. Sulla parte bianca dell’occhio, la sclera, una membrana fibrosa, si attaccano i diversi muscoli che permettono di muovere l’occhio (muscoli estrinseci), quattro retti e due obliqui: tra i muscoli retti abbiamo il muscolo retto inferiore, superiore, laterale e mediale mentre tra quelli obliqui abbiamo l’obliquo inferiore e l’obliquo superiore. Ma nell’occhio vi sono anche altri muscoli quali: muscolo orbicolare, che permette di chiudere la palpebra, muscolo elevatore della palpebra, muscolo ciliare, che permette l’accomodazione del cristallino, muscolo dilatatore della pupilla e sfintere pupillare, che permette alla pupilla di restringersi. I difetti muscolari possono portare alla diplopia (visione doppia orizzontale o verticale) mentre il malfunzionamento può causare lo strabismo.
- Palpebra
La palpebra è un elemento dell’occhio ed è una formazione cutanea membranosa che ricopre l’occhio e lo protegge. Nell’occhio ci sono una palpebra superiore, più grande, ed una inferiore, provviste entrambe di ghiandole lacrimali e ciglia. All’esterno le palpebre sono ricoperte esternamente dalla cute (palpebra cutanea) ed internamente dalla congiuntiva (palpebra congiuntivale). La palpebra superiore parte dal sopracciglio ed è molto mobile mentre quella inferiore è meno estesa e meno mobile. Sostanzialmente le palpebre sono formate dal muscolo orbicolare dell’occhio, dalle ghiandole sebacee e apocrine, da vasi sanguigni e borse sottoculari. Le malattie e i disturbi che possono colpire questa parte dell’occhio sono diversi e di varia natura e in questa sezione troverai tutti gli approfondimenti.
- Pucker Maculare
Il Pucker è una maculopatia causata da un ispessimento ed una contrazione della membrana epiretinica che si forma in corrispondenza dell’interfaccia vitreoretinica. Queste membrane si formano per via della proliferazione di cellule gliali migrate sulla superfice della retina attraverso rotture della membrana limitanate interna retinica, probabilmente in seguito ad un distacco posteriore di vitreo. I principali sintomi sono la metamorfopsia (visione distorta) e un annebbiamento della visione centrale. Tramite l’esame OCT è possibile confermare la diagnosi, valutarne la gravità e l’evoluzione. Il trattamento prevede l’asportazione chirurgica della membrana permettendo così di migliorare o eliminare la deformazione visiva con conseguente miglioramento dell’acuità visiva. Presso il nostro studio è possibile sottoporsi ad una accurata visita oculistica per ottenere una corretta diagnosi e, grazie alla nostra ventennale esperienza sulla chirurgia vitroretinica, sottoporsi se necessario ad intervento chirurgico.
- Retina
La retina è una membrana, quella più interna dell’occhio. Tramite le sue cellule sensibili alle radiazioni luminose invia al cervello, attraverso il nervo ottico, le informazioni da interpretare. Le cellule che compongono la retina sono: i coni (attraverso i quali vediamo i colori) e i bastoncelli (sensibili a luce di bassa intensità). I coni sono suddivisi a loro volta in tre differenti categorie responsabili rispettivamente della visione dei tre colori primari e quindi operano soprattutto in condizioni di luce piena a differenza dei bastoncelli che permettono la visione anche con poca luce. I disturbi e le malattie più frequenti di questa membrana sono: la sindrome dell’interfaccia vitreoretinica, la retinopatia diabetica e ipertensiva, la maculopatia, il distacco di retina, i fori retinici, la degenerazione maculare, la membrana epiretinica, l’edema maculare, la trombosi arteriosa e venosa retiniche e il pucker maculare.
- Vie lacrimali
Le vie lacrimali fanno parte dell’apparato lacrimale e attraverso esse passano le lacrime che vanno a finire nel sacco congiuntivale e si raccolgono nell’angolo mediale dell’occhio. Le vie lacrimali possono distinguersi in superiori ed inferiori e si estendono dalla parte ciliare fino ad arrivare al sacco lacrimale, che è una sorta di serbatoio lacrimoso, all’interno della fossa lacrimale, la quale arriva nel condotto nasale. È l’apparato lacrimale che permette il passaggio delle lacrime dall’occhio al naso. Nel momento in cui si verifica un malfunzionamento di questo apparato possiamo avere: ostruzioni lacrimali, dacriocistite (infiammazione del sacco lacrimale), iperlacrimazione (aumento della lacrimazione), epifora (irritazione dell’occhio in seguito ad eccessiva lacrimazione), secchezza oculare.
- Vitreo o Corpo Vitreo
Il corpo vitreo, o più semplicemente vitreo, è una massa gelatinosa incolore che si trova nella parte posteriore del globo oculare, per essere più precisi nella camera vitrea. Nella parte anteriore del vitreo si trova la fossa ialoidea e nella parte posteriore il nervo ottico. Le sue funzioni principali sono: sostenere il bulbo, proteggerlo e permettere il passaggio della luce. Con l’avanzare dell’età il vitreo può liquefarsi (miodesopia), può subire una riduzione del volume, più o meno grave, o può ritirarsi. Le principali malattie di questa parte dell’occhio sono: il distacco di vitro, l’emovitreo, le mosche volanti (miodesopsia), la sindrome dell’interfaccia vitreo retinica e i vitreiti.